IL GH (o somatotropina, o ormone della crescita) contribuisce allo sviluppo osseo e muscolare. Ha la funzione di promuovere l’accrescimento e la divisione mitotica delle cellule di quasi tutti i tessuti. Esso, infatti, favorendo l’ingresso di aminoacidi all’interno della cellula è in grado di aumentare la sintesi proteica. La sua secrezione da parte dell’ipofisi avviene a intermittenza, ma durante le prime ore di sonno viene rilasciata più frequentemente e più a lungo.
OSSIDAZIONE DEI GRASSI. Il GH influenza la mobilitazione di glucosio dalle riserve epatiche e spinge le cellule a bruciare grassi –anziché zuccheri- per ottenere energia. I grassi vengono, quindi, mobilitati e l’azione lipolitica favorisce il dimagrimento e la sintesi di corpi chetonici.
La glicemia regola la secrezione di GH
ALIMENTAZIONE E GH. L’ipoglicemia stimola la secrezione di GH, in particolare in caso di digiuno protratto. Al contrario l’iperglicemia la contrasta. Assumendo glucosio l’effetto immediato sarà inibitorio, mentre si avrà un effetto ritardato stimolatorio più durevole. L’assunzione di proteine (in particolare alcuni aminoacidi) promuove, invece, una fase breve e acuta di secrezione di GH.
Allenarsi a digiuno al mattino presto favorisce il dimagrimento
L’ATTIVITÀ FISICA sollecita la produzione di GH già a bassa intensità (50% VO2max), raggiungendo valori massimi vicino alla soglia anaerobica (70% VO2max). La quantità di ormone rilasciato risulta comunque direttamente proporzionale alla quantità di acido lattico prodotto. Allenamenti brevi, intensi e con poco recupero fra le serie promuovono il rilascio dell’ormone. Se l’attività fisica ha luogo in condizioni di iperglicemia (come subito dopo la fine di un pasto) la quantità di GH prodotto sarà minore. Allenandosi, invece, al mattino presto a digiuno si potrà contare su un elevato livello di GH che permetterà di massimizzare il consumo dei grassi.
DOPING. A causa della sua potente azione anabolica e lipolitica, il GH viene assunto da alcuni atleti, soprattutto bodybuilders. In realtà, mentre l’azione dimagrante è ben documentata, gli effetti sulla forza e sulla massa muscolare non sono poi così certi, soprattutto se la somministrazione proviene dall’esterno. Gli effetti indesiderati possono essere molti e molto gravi: perdità di funzionalità dell’ipofisi, sviluppo di neoplasie maligne, rischio di diabete e malattie cardiovascolari e molto altro ancora. Per fortuna l’elevatissimo costo del farmaco sembra sufficiente a scoraggiarne l’utilizzo almeno fra gli atleti di livello medio-basso.
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