PROTEINE IN POLVERE PER SPORTIVI (PARTE 1)

PROTEINE IN POLVERE PER GLI SPORTIVI

 

(parte 1 – introduzione all’uso consapevole)

 

Se spesso gli integratori sono visti come prodotti magici contenenti sostanze che negli alimenti non si possono rintracciare, aiuti indispensabili per raggiungere la forma migliore o performance di un certo livello, forse le proteine in polvere ne sono il simbolo, l’elemento capostipite di tale convinzione.

È opportuno mettere sotto esame questo prodotto per scoprirne le numerose peculiarità, gli utilizzi più adatti, le differenze tra le varie tipologie.

Occorre però chiarire un concetto, o meglio una opinione corrente, rispondendo alla domanda:

 

Qual’è il più grande vantaggio delle proteine in polvere rispetto a quelle reperibili negli alimenti?

Un concetto va subito chiarito: un estratto proteico non ha assolutamente nulla di magico, niente di più rispetto a ciò che possiamo trovare negli alimenti.

Senza ombra di dubbio, il più grande vantaggio la comodità nell’assunzione.

 

Può accadere di dover stare fuori casa tutto il giorno ma di avere l’esigenza di nutrirsi in modo corretto da un punto di vista tecnico.

Basti pensare a come nei bar e supermercati sia ormai possibile reperire una moltitudine di snack a base di carboidrati fondamentalmente sani, comodi e dalla buona conservabilità, ma non del tutto rispondenti al bisogno di seguire una alimentazione con una determinata quantità di proteine ad ogni pasto, con le relative difficoltà.

Quale mezzo scegliere fra un panino con affettati, con tonno in scatola, con pesce affumicato, oppure fra uno yogurt e delle uova sode?

In verità, non sono propriamente delle alternative così comode, ed è forse questo uno dei motivi, anche se di certo non l’unico, per cui si è diffuso il mercato delle proteine.

Un secondo motivo di opportunità è dettato dalla loro purezza: è noto infatti che le migliori fonti proteiche sono di origine animale per l’elevato valore biologico, così come è evidente che queste fonti contengono sempre una certa quantità di grassi saturi e colesterolo.

Sono queste caratteristiche che favoriscono l’alternativa delle proteine in polvere, quando si voglia limitare l’assunzione di questi lipidi potenzialmente nocivi nei casi in cui l’introduzione giornaliera delle proteine stesse debba essere più elevata della media.

Importante diventa anche una considerazione di carattere economico: assumere la stessa quantità di proteine da prodotti in polvere rispetto ai classici alimenti è, da questo punto di vista, piuttosto vantaggioso.

Sarà sufficiente calcolare quanto costa assumere 100 g di proteine da prosciutto, manzo, pesce, albumi d’uovo, da latticini, in rapporto ai costi di un prodotto in polvere.

Si possono proporre esempi significativi: concesso che 1 kg di integratore dalle caratteristiche di base costi mediamente 35 euro, contenendo 800 g di proteina pura, 100 g di proteina da questa ipotetica fonte avrebbero un costo di circa 4,35 euro.

Incrociando i contenuti proteici dei vari prodotti con i prezzi medi di mercato, è facile constatare che assumere la stessa quantità di proteina da bresaola costerebbe circa 10 euro, da carne o pesce da 5 euro in su, da yogurt greco a partire da 7-8 euro, da albume d’uovo da 5-6 euro, offerte speciali a parte.

Sono considerazioni che faranno storcere il naso agli amanti della buona tavola, ma chi segue una alimentazione proteica sa bene quanto possa risultare economicamente esosa.

Aldilà del piacere di mangiare genuino, comunque le proteine in polvere non potranno sostituire un alimento, e nemmeno il prodotto da cui proviene neanche da un punto di vista nutrizionale.

Un estratto è privato di numerosi nutrienti che si trovano nell’alimento integrale, ad esempio delle vitamine liposolubili che vengono perse attraverso l’eliminazione della quota dei grassi.

Le proteine in polvere non rappresentano quindi una alternativa nutrizionalmente migliore, ma certamente in taluni casi più comoda degli alimenti classici.

Non si potrà mai parlare di pasto sostitutivo, ma semplicemente di una fonte aggiuntiva di proteine, rispondendo in fondo al reale concetto di integratore.

Tratto dal libro ALIMENTAZIONE, INTEGRAZIONE E COMPOSIZIONE CORPOREA PER LA MACCHINA UOMO IN MODALITA’ SPORT (Francesco Pasqualoni 2020 – Ed. Calzetti e Mariucci)

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