Il consumo abituale di olio di oliva previene l’insorgenza di malattie cardiovascolari? Siamo abituati a sentire diversi pareri, ma un’equipe di studiosi spagnoli riferisce che al riguardo non è tutto bianco o nero.
Pare, infatti, che un elevato consumo di olio di oliva sia correlato a una diminuizione del rischio di subire ictus, ma che non influisca affatto sulla probabilità di subire eventi coronarici come l’infarto.
L’olio di oliva, però, non è tutto uguale: la componente lipidica degli oli -ricca di monoinsaturi come l’acido oleico- non mostrano un effetto preventivo apprezzabile.
Pare che, invece, i benefici provengano dalle componenti polifenoliche minori presenti nell’olio extravergine di oliva, nell’olio vergine, ma non nell’olio d’oliva classico. I polifenoli, infatti, sono degli antiossidanti, influenzano positivamente la flora batterica intestinale e rallentano l’assorbimento dei carboidrati.
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